Incidenti domestici e terza età: soluzioni per una casa sicura

I dati Istat registrano un aumento sempre crescente degli incidenti domestici, nell’ultimo decennio.
Se vogliamo invertire questo trend negativo, la soluzione non è toccare il primo oggetto di ferro che troviamo vicino, ma osservare tre semplicissime regole: prudenza, sicurezza degli spazi domestici e uso degli strumenti di prevenzione, come tappeti antiscivolo, maniglioni anticaduta o montascale (di cui vi offriamo una guida completa), che possono rivelarsi dei veri e propri salvavita.

Basta con le solite frasi fataliste come: “doveva andare così” o “era scritto da qualche parte”.
Prendere in mano il proprio destino non è una forma di superbia, ma un atto d’amore verso se stessi e i propri familiari.

Andiamo a scoprire quali sono i soggetti più colpiti dagli incidenti domestici, quali le cause più comuni e i rimedi più efficaci per prevenirli.

Categoria più colpita dagli incidenti domestici

Facile a intuirsi, il podio che nessuno vorrebbe conquistare spetta proprio agli anziani.
Sui circa 3 milioni di incidenti domestici che si verificano ogni anno (50 su 1000 abitanti), sono gli anziani a mantenere il primato, non solo e non tanto per la frequenza con cui incorrono in tali eventi, quanto per le conseguenze invalidanti su corpi non più giovani, il cui processo di autoriparazione è più lento e meno efficace.

Si calcola che le cadute degli ultrasessantenni costituiscano il 65% delle cause di morte per incidente domestico.

Il dato è ancora più allarmante se si considera che la popolazione italiana, grazie ai progressi della scienza farmacologica e al miglioramento della qualità della vita, sta diventando sempre più longeva: si prevede verosimilmente che nel 2050 gli ultrasessantenni costituiranno un quinto dell’intera popolazione, rendendo il problema degli incidenti domestici una vera e propria emergenza sanitaria.

Cause più comuni di incidenti domestici

Tra le cause più frequenti, il primo posto se lo aggiudica la classica caduta, che rappresenta il 47,9% degli incidenti domestici (in base a un rilievo statistico del 2012), seguita dagli urti (15,5%) e dalle lesioni provocate da oggetti penetranti o taglienti (11,8%).

Uno scarto notevole tra le tre cause, direttamente collegato alle particolari condizioni fisiologiche e patologiche dell’anziano: postura scorretta, difficoltà di reattività e di coordinazione, problemi di vista, riflessi alterati dall’uso di farmaci, sono tutte concause che vanno a ingrossare le fila degli incidentati tra le mura domestiche.

Senza contare il fatto che la caduta stessa costituisce un ulteriore fattore psicologico di rischio per il futuro: l’esperienza traumatica, infatti, crea uno stato di ansia e insicurezza che va ad aggravare ulteriormente i problemi posturali e di deambulazione, favorendo da un lato la reiterazione del fatto, dall’altra l’isolamento dell’anziano, che rinuncia spesso alla vita sociale e affettiva, per chiudersi in un castello di illusoria sicurezza.

Troppo facile però, liquidare la questione mettendo sul banco degli imputati solo l’età, con le sue naturali conseguenze. Tra i corresponsabili delle cadute, c’è almeno un complice: l’ambiente domestico in cui vive l’anziano.

Uno studio recente rileva che il 31% delle cadute è da imputare agli spazi domestici. Una percentuale altissima, se consideriamo le altre cause: il 17% è collegabile a difetti di andatura e debolezza muscolare, il13% a capogiri, il 9% a collasso, il 5% a stati confusionali, il 3% a problemi posturali, il 2% a problemi di vista, lo 0,3% a sincope, il 20% ad altre cause più o meno specificate.

La casa, che per i più rappresenta una comfort zone, per un anziano può trasformarsi in un vero e proprio percorso di guerra.
E allora, la stessa attenzione che usiamo per accogliere una nuova vita nella nostra abitazione, mettendo ogni stanza in sicurezza, dobbiamo rivolgerla anche verso chi la vita ce l’ha data, rendendo la sua casa un luogo accogliente e senza pericoli nascosti.

Vediamo come.

Rimedi naturali contro le cadute

Nessuna medicina, contro gli incidenti domestici: solo un po’ di accortezza e gli strumenti giusti, per trasformare l’abitazione in un paradiso senza preoccupazioni. Facciamo un tour completo degli spazi più a rischio nelle case.

• BAGNO: sempre più frequentato, col crescere dell’età, ma pericolosissimo per via dei pavimenti bagnati e soprattutto di vasche e docce, dove lo scivolamento è sempre in agguato.
  E’ opportuno più che mai dotare tutte le superfici di tappeti antiscivolo, sedili per vasca e doccia, maniglioni di supporto, copriwater più alti.
  In commercio ci sono anche tantissime soluzioni per il bagno, appositamente studiate per gli anziani.
  
• PAVIMENTI: fondamentale rimuovere tutti gli oggetti che possano provocare inciampamenti, come quelli sporgenti e poco visibili, o i fili elettrici. Preferire sempre tappeti antiscivolo che restino ancorati al suolo, al posto dei normali tappeti, che sono belli da vedere, sì, ma hanno il pessimo vizio di fare lo sgambetto.
  Usare scarpe o ciabatte antiscivolo ed evitare di lucidare a terra con la cera.
  Prediligere un arredamento minimal, privo di ingombri, che sa strizzare l’occhio non solo alla sicurezza, ma anche all’estetica.
  
• SCALE: per fare in modo che non si trasformino in pericolosi trampolini di lancio, occorre dotarle di una buona illuminazione, corrimano sicuro, strisce adesive antiscivolo e anche qui, un arredamento essenziale, senza ostacoli sul percorso.
  Ma lo strumento in assoluto più efficace per la prevenzione delle cadute resta, senza ombra di dubbio, il montascale, che va installato immediatamente, ai primi segnali di disagio nel salire e scendere le scale.
  Inutile e controproducente rimandare questo acquisto: cominciamo a informarci presso i rivenditori più vicini a casa nostra, per scoprirne i prezzi e le convenienti agevolazioni fiscali, stabilite dalla Legge di Bilancio.
  
  Sta a noi correggere le statistiche e proteggere noi stessi o i nostri cari da eventi spiacevoli ed evitabili.
  Facciamo sì che il montascale resti una scelta di comodità, e non l’unico rimedio di una condizione irreversibile.