Le Poste aprono alla cessione del credito: risparmio immediato del 75% sull’acquisto di montascale

Importante novità: con le Poste che aprono alla cessione del credito, acquistare un montascale potrebbe essere ancora più facile

C’è un’importante novità, in tema di agevolazioni, che ritorna a dare ossigeno al mercato dei montascale e rende più concreta, per le categorie fragili, la possibilità di acquistare gli strumenti utili alla loro libertà motoria.

Dopo un periodo turbolento di blocchi e incertezze normative, che hanno coinvolto in particolare l’applicazione dello sconto in fattura, finalmente si torna a parlare di cessione del credito da parte di alcuni Istituti di credito, primo fra tutti Poste Italiane, che a tal fine ha pubblicato la nuova “Guida alla richiesta di cessione dei crediti d’imposta a poste italiane da parte di privati, imprese e liberi professionisti”.

Il servizio in questione è di fondamentale rilievo, perché consente di anticipare il risparmio garantito dalla detrazione del 75% sull’acquisto di montascale.
Come abbiamo già illustrato nella nostra guida al Bonus 2022 barriere architettoniche, questa agevolazione consente di scaricare, con la dichiarazione dei redditi, un importo pari al 75% del prezzo totale del montascale, in 5 quote annuali.

Con la cessione, invece, l’Istituto di Credito (in questo caso Poste Italiane), acquisisce direttamente il credito maturato dall’acquirente nei confronti dello Stato, scaricandolo poi esso stesso in 5 anni.
In tal modo, chi acquista il montascale, pagherà solo il 25% del prezzo totale, esattamente come per lo sconto in fattura. Con la sola differenza che nella cessione del credito il rapporto tra Istituto di Credito e cliente è diretto, mentre lo sconto in fattura prevede l’intermediazione dell’azienda venditrice.

Chiariti gli enormi vantaggi della cessione del credito, che consentono l’acquisto di montascale anche a chi abbia scarsa liquidità, andiamo ad analizzare i punti fondamentali della “Guida”, pubblicata da Poste Italiane.

Crediti cedibili a Poste Italiane

poste - cessione del credito per acquistare montascale

I crediti cedibili a Poste Italiane sono sia il Superbonus 110% che gli altri Bonus previsti dal Decreto Rilancio DL 34/2020, tra i quali rientra anche quello relativo alla eliminazione delle barriere architettoniche (art. 119-ter) per le spese effettuate nel 2022.

Poste Italiane può acquistare solo i crediti relative alle “prime cessioni”, richiesti cioè direttamente dai titolari del credito. Sono da escludersi, pertanto, i crediti già oggetto di sconto in fattura.

Le quote annuali cedibili sono quelle che partono dal 2023, relative a crediti maturati su spese effettuate nel 2022 o su rate residue di spese sostenute in periodi precedenti, per un importo totale complessivo non superiore a € 150.000.

Non sono consentite cessioni parziali, ma solo sull’intero importo del credito.

Beneficiari della cessione del credito

Possono richiedere cessione del credito a Poste Italiane imprese, privati e liberi professionisti, che siano:

  • titolari di “prime cessioni” (così come spiegato nel paragrafo precedente);
  • titolari di un Conto Banco Posta: questa condizione è richiesta al fine di rendere agevoli e immediati i relativi controlli.

Come richiedere cessione del credito a Poste Italiane

La richiesta di cessione del credito a Poste Italiane si può inoltrare esclusivamente attraverso la procedura on line, mediante credenziali SPID, esibendo la seguente documentazione:

  • Copia dell’asseverazione dei lavori eseguiti.
  • Dichiarazione dell’asseveratore, attestante la regolarità degli adempimenti normativi.
  • Copia del “modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del credito d’imposta” trasmesso dall’Intermediario Fiscale all’Agenzia delle Entrate, che ne emette ricevuta.
  • Copia di una dichiarazione dell’Intermediario Fiscale che attesta che il modulo su indicato sia conforme a quello trasmesso all’Agenzia delle Entrate.
  • Copia dei bonifici di pagamento, in cui risulti causale, codice fiscale del soggetto titolare della detrazione e codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del bonifico.
  • Copia di un documento attestante il diritto di proprietà o di godimento sull’immobile, su cui sono stati eseguiti i lavori.
  • Copia di documentazione che dimostri il reddito del titolare del credito (es. dichiarazione dei redditi).

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