Montascale per disabili: agevolazioni e contributi 2023

Montascale per disabili: agevolazioni 2023. La guida definitiva per risparmiare grazie a contributi, finanziamenti, e detrazioni fiscali

Se vuoi acquistare un montascale o un servoscala ma non sai quali siano le agevolazioni economiche previste dallo Stato italiano, sei nel posto giusto: la nostra guida ti aiuterà a scoprire i contributi in denaro che si possono ottenere quando si decide di installare un montascale per disabili e/o anziani per abbattere le barriere architettoniche e restituire la mobilità perduta.

In Italia esistono varie tipologie di agevolazioni economiche per coloro che decidono di acquistare un montascale o un servoscala.

Sommario

Superbonus del 110% per anziani e persone con invalidità grave

superbonus 110%

Il Superbonus del 110% su interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici, allargato con la Legge di Bilancio 2021 anche ad opere finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche, è stato prorogato fino al 31 Dicembre 2025 dalla Legge di Bilancio 2022, ma con qualche significativa variazione.

REQUISITI

  • Gli impianti devono essere installati per l’abbattimento delle barriere architettoniche, favorendo la mobilità esterna e interna all’edificio.
  • Gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche devono avvenire congiuntamente a interventi di efficienza energetica (isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti) o antisismici.
  • I lavori devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989.
  • E’ necessario che gli interventi “trainati” (quelli relativi all’eliminazione delle barriere architettoniche) siano effettivamente conclusi.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Sono ammessi interventi secondo quanto stabilito nell’art. 16-bis, comma 1, lettera e), del TU di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 22 dicembre 1986.:

[…] finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap in situazioni di gravità, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

CIFRE

Il Superbonus consente di recuperare:

  • il 110% per le spese sostenute fino al 31 Dicembre 2023
  • il 70% per le spese sostenute nel 2024
  • il 65% per le spese sostenute nel 2025

MODALITA’

Il Superbonus consente di recuperare i costi degli impianti tramite detrazione fiscale, in 4 anni. Da Febbraio 2023 non sono più consentite la cessione del credito d’imposta a terzi, o lo sconto in fattura.

Detrazione Irpef al 75% per interventi di abbattimento di barriere architettoniche

bonus 75% per eliminazione barriere architettoniche

Fino al 31 Dicembre 2025, acquistando un servoscala o un montascale, si può avere diritto alla detrazione Irpef pari al 75% delle spese sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche (ai sensi dell’art. 16-bis del T.U.I.R.), grazie alla Legge di Bilancio 2023, che ha prorogato una agevolazione prevista inizialmente solo per l’anno 2022.

REQUISITI

I soggetti beneficiari di tale detrazione sono, indipendentemente dalle condizioni di salute, tutti coloro che acquistano un montascale o un servoscala, a servizio di un immobile di cui siano:

  • legittimi proprietari;
  • inquilini o titolari di un diritto reale di godimento, quale uso, usufrutto, abitazione…;
  • conviventi del possessore, che siano suoi coniugi, parenti entro il 3° o affini entro il 2°.

Gli immobili per i quali è prevista la detrazione del 75% sono quelli:

  • residenziali, che non siano a destinazione produttiva o commerciale;
  • iscritti in catasto (è comunque sufficiente la richiesta di accatastamento);
  • presenti nel territorio dello Stato, per i quali sia stata pagata l’ICI, a decorrere dal 1997.

La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

MODALITA’

La detrazione d’imposta del 75% delle spese sostenute tra il 1 Gennaio 2022 e il 31 Dicembre 2025 è ripartita in 5 quote annuali dello stesso importo.

In alternativa alla detrazione, i contribuenti possono optare:

  • per la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante.
  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura).

Per accedere a detta agevolazione, al momento del pagamento, bisogna comunicare alla banca o alla posta l’intenzione di usufruire della detrazione del 75% per ristrutturazioni edilizia, perché esiste un apposito modulo di bonifico da compilare in queste circostanze.

SPESA MASSIMA DETRAIBILE

La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

CONDOMINI

Dal 1° gennaio 2023, per le delibere condominiali che approvano questi lavori è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio (art. 1, comma 365, legge n. 197/2022).
Si tratta della stessa maggioranza semplificata prevista per le delibere aventi ad oggetto gli interventi agevolati con il “Superbonus” e l’adesione all’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura (articolo 119, comma 9-bis, del decreto legge n. 34/2020).

Detrazione Irpef del 50% per spese di ristrutturazione edilizia

detrazione 50% su lavori di ristrutturazione edilizia

SPESA MASSIMA DETRAIBILE

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobili i contribuenti possono usufruire di una detrazione Irpef pari al:

  • 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024
  • 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025.

INTERVENTI AGEVOLATI

  • La detrazione è prevista solo per interventi sugli immobili effettuati per favorire la mobilità interna ed esterna della persona con disabilità, effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per esempio, ascensori e montacarichi)
  • i lavori eseguiti per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992.

La detrazione non è fruibile contemporaneamente alla detrazione del 19% prevista per le spese sanitarie riguardanti i mezzi necessari al sollevamento della persona con disabilità. Per questi beni, comunque, è già prevista la detrazione Irpef del 19%, in quanto rientranti nella categoria dei sussidi tecnici e informatici.

Detrazione Irpef 19% per portatori di handicap

detrazione irpef 19

La spesa per l’acquisto di montascale e servoscale può avvalersi della detrazione Irpef pari al 19% delle spese effettuate considerate “spese necessarie per la deambulazione, locomozione e sollevamento di portatori di menomazioni funzionali permanenti con ridotte o impedite capacità motorie, di cui all’art. 3 della Legge 104/92 ” (ai sensi dell’art. 15 del T.U.I.R.).

I beneficiari di questo tipo di detrazione sono i portatori di handicap che hanno ottenuto il riconoscimento della Commissione medica istituita ai sensi dell’art. 4 della Legge n. 104 del 1992, ma anche gli invalidi civili, di lavoro, di guerra, ecc. I soggetti riconosciuti portatori di handicap ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 104/92 possono presentare un’autocertificazione per attestare la sussistenza delle condizioni personali di invalidità che causano ridotte o impedite capacità motorie permanenti, accertate da organi abilitati.

La fattura dovrà essere intestata al soggetto portatore di handicap se è titolare di reddito complessivo superiore a 2.840,51 euro. Se invece è a carico di un familiare, la fattura potrà essere intestata anche al familiare che lo ha fiscalmente a carico se si rientra in queste categorie:

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • i figli, compresi quelli naturali riconosciuti, gli adottivi, gli affidati e affiliati;
  • altri familiari (il coniuge legalmente ed effettivamente separato, i discendenti dei figli, i genitori, i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle, i nonni e le nonne), a condizione che siano conviventi o che percepiscano dallo stesso un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria

La fattura di vendita del montascale o servoscala deve essere intestata al contribuente che ha effettuato il pagamento e deve contenere il nominativo del soggetto affetto dalla grave patologia motoria certificata dall’Asl.

Cumulabilità delle detrazioni Irpef

La detrazione del 19% per spese sanitarie per portatori di handicap non è cumulabile alle agevolazioni previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia (quella al 75%). La detrazione del 19% è da considerarsi solo nell’eccedenza della quota di spesa per la quale è stata richiesta la detrazione per ristrutturazione edilizia.

Invece è possibile cumulare le detrazioni Irpef con i contributi a fondo perduto previsti dalla legge 13/89 per la stessa opera, salvo non far superare l’importo complessivo dei contributi con la spesa effettivamente sostenuta.

Iva agevolata al 4% per l’acquisto di ausili necessari per la mobilità di persone disabili

iva agevolata del 4% per acquisto di mezzi necessari a persone con disabilità

Sono soggetti ad Iva agevolata del 4%, per esempio:

  • servoscala e altri mezzi simili, che permettono ai soggetti con ridotte o impedite capacità motorie il superamento di barriere architettoniche (tra questi, anche le piattaforme elevatrici, se possiedono le specificità tecniche che le rendono idonee a garantire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie)
  • protesi e ausili per menomazioni di tipo funzionale permanenti
  • protesi dentarie, apparecchi di ortopedia e di oculistica
  • apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi
  • poltrone e veicoli simili, per inabili e persone con disabilità non deambulanti, anche con motore o altro meccanismo di propulsione
  • prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto aventi ad oggetto la realizzazione delle opere per il superamento o l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Contributi statali per l’abbattimento delle barriere architettoniche

contributi statali a fondo perduto per superamento o eliminazione barriere architettoniche

Se si vogliono abbattere le barriere architettoniche senza effettuare ristrutturazioni di edilizia sulle strutture preesistenti, l’installazione di montascale e di servoscale è la soluzione migliore per i problemi di mobilità di anziani e disabili. L’acquisto di queste apparecchiature per il sollevamento verticale viene finanziato tramite la Legge n. 13 del 1989, modificata e integrata dalla L. 27.2.1989, n. 62, che elenca le disposizioni per superare ed eliminare le barriere architettoniche negli edifici privati per garantire l’utilizzo degli spazi edificati anche a coloro che, permanentemente o temporaneamente, soffrono di una ridotta o assente capacità motoria.

Questa legge è nata per poter rimediare, tramite contributi economici, ai difetti di progettazione dell’edilizia del passato che non teneva conto dei disagi riscontrati dai soggetti affetti da disabilità motoria nel salire e scendere le scale di casa. La necessità di poter aiutare questa ingente fetta di popolazione, alla quale appartengono anche gli anziani, ha portato alla nascita della suddetta legge che mira a finanziare tutti gli interventi messi in atto da privati cittadini per eliminare le barriere architettoniche che ostacolano l’accessibilità e la mobilità negli edifici privati.

La legge 13/89 si può dividere in tre distinte parti:

  1. la prima parte dedicata alla costruzione di nuovi edifici ed alla ristrutturazione di interi edifici (art. 1);
  2. la seconda al tema delle innovazioni da attuare sugli edifici esistenti dirette ad eliminare le barriere architettoniche (articoli 2-7);
  3. la terza regola la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione delle opere per superare le barriere architettoniche in favore di portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti (articoli 8-12).

Come richiedere i contributi statali per l’acquisto di montascale per disabili e anziani?

Per poter avere le agevolazioni economiche previste dalla legge 13/89, bisogna presentare una domanda in carta da bollo entro il 1° marzo di ogni anno, indirizzata al Sindaco del Comune in cui è sito l’immobile nel quale il disabile risiede e in cui verrà installato il montascale o il servoscala.

Ecco la documentazione da allegare alla domanda:

  • descrizione delle opere dedicate ad abbattere le barriere architettoniche e la spesa preventivata (comprensiva di iva) redatta da un preventivo effettuato presso uno dei numerosi negozi di montascale presenti in tutta Italia;
  • certificato medico in carta semplice redatto da qualsiasi medico in cui venga riportato l’handicap del soggetto richiedente che determina la difficoltà motoria o l’assenza di mobilità o anche l’eventuale menomazione o limitazione funzionale permanente che rende quindi necessario l’ausilio di attrezzature per il sollevamento verticale;
  • autocertificazione con l’indirizzo dell’immobile in cui il richiedente ha l’effettiva, stabile e abituale dimora;
  • descrizione degli ostacoli alla mobilità presenti nell’immobile (come per esempio le rampe di scale) e del modo in cui si intendono superare (ristrutturazione edilizia e/o acquisto di montascale, servoscale, ascensori e piattaforme elevatrici), specificando che essi non sono già stati realizzati o che non sono in corso di esecuzione e che per essi non siano stati ricevuti ulteriori contributi economici;
  • marca da bollo da € 16,00;
  • fotocopia del documento di identità;
  • copia autenticata del certificato di invalidità totale con difficoltà di deambulazione rilasciato dall’Asl competente solo per coloro che hanno un’invalidità del 100%, utile per poter avere la precedenza nella graduatoria degli aventi diritto al contributo economico.

SCARICA IL MODULO PER LA RICHIESTA DI CONTRIBUTI

Dopo la presentazione della domanda per la richiesta di contributi economici per l’acquisto di montascale e servoscale, l’amministrazione comunale si occupa di effettuare un accertamento sulla sua ammissibilità, verificando la presenza di tutta la documentazione richiesta e l’esistenza dei requisiti per la concessione dell’agevolazione, accertando l’inesistenza dell’opera e il mancato inizio dei lavori e la congruità della spesa prevista rispetto alle opere da realizzare.

Successivamente, entro 30 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, il Sindaco, considerando solo le domande ammissibili, calcola il fabbisogno del Comune, computando in relazione all’importo complessivo dei contributi determinati in base ai criteri di cui al comma 2 dell’art. 9. Contestualmente crea una graduatoria delle domande che tiene conto dei criteri di cui all’art. 10, come l’ordine cronologico di presentazione della domanda e la precedenza agli invalidi totali. La graduatoria viene affissa nella casa comunale.

Chi ha diritto ai contributi a fondo perduto per l’installazione di montascale?

Le domande relative alla legge 13/89 possono essere presentate da:

  • disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio e i non vedenti;
  • persone che hanno a carico disabili permanenti;
  • i condomìni dove risiedono disabili permanenti;
  • i centri o istituti residenziali per gli immobili destinati all’assistenza di persone con disabilità.

A quanto ammontano i contributi statali per acquistare montascale per anziani e disabili?

Lo Stato Italiano, una volta ricevuta la somma del fabbisogno di ciascuna Regione per erogare i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, stanzia un fondo che poi viene devoluto alle Regioni che, a loro volta, lo distribuiscono ai Comuni in base alle domande presentate. L’entità del contributo varia in base alle spese effettivamente sostenute e comprovate e si calcola in base ad alcuni scaglioni: se la spesa rientra nei € 2.582,28 il contributo copre tutta la cifra; per una spesa da € 2.582,25 fino a € 12.911,42  si calcola il contributo base + 25% dell’eccedenza della spesa effettiva rispetto alla spesa base; mentre per una spesa da € 12.911,42 fino a € 51.645,69 si ha diritto ai contributi precedenti + 5% dell’eccedenza della spesa effettiva rispetto a € 12.911,42.

Tabella esemplificativa dei contributi per l’acquisto di montascale:


SPESA

CONTRIBUTO

€ 2.582,28

€ 2.582,28

€ 5.164,57

€ 3.227,86

€ 7.746,85

€ 3.873,42

€ 10.329,13

€ 10.329,13

€ 15.493,70

€ 5.293,68


L’erogazione del contributo avviene solo dopo l’installazione del montascale o servoscale e in base alle fatture presentate. È importante ricordare che le domande non evase nell’anno a causa della mancanza di fondi restano valide per gli anni successivi.

Fondo economico per l’abbattimento delle barriere architettoniche: a quanto ammontano gli stanziamenti regionali?

Dopo quindici anni di assenza di finanziamento del Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche previsto dalle legge 13/89, nel 2017 il Governo italiano ha inserito nella Legge di Bilancio il rifinanziamento del Fondo con 180 milioni di euro per i quattro anni successivi, da ripartire per le Regioni italiane che poi le divideranno ai Comuni richiedenti in base alle domande presentate.

I 180 milioni di euro del Fondo sono stati così distribuiti tra le Regioni:

REGIONESTANZIAMENTO

Abruzzo

4,4 milioni

Basilicata

15,2 milioni

Campania

13,5 milioni

Emilia-Romagna

29,3 milioni

Lazio

19,2 milioni

Liguria

275 mila euro

Lombardia

25,3 milioni

Marche

11,3 milioni

Molise

1,1 milioni

Piemonte

25,7 milioni

Puglia

4 milioni

Sardegna

3,2 milioni

Sicilia

4,4 milioni

Toscana

2,9 milioni

Umbria

11 milioni

Veneto

8,4 milioni

Tirano così un sospiro di sollievo tutti coloro che hanno richiesto i contributi statali dal 2003 in poi, visto che si provvederà a coprire, prima di tutto, i fabbisogni inevasi negli anni precedenti, per poi arrivare alle nuove richieste di agevolazioni economiche per l’installazione di montascale o servoscale per disabili e anziani.

Il contributo a fondo perduto erogato tramite la legge 13/89 è cumulabile con altre agevolazioni concesse per la realizzazione della stessa opera, fermo restando che l’importo complessivo dei contributi non superi la spesa sostenuta.

contributi regionali per l'acquisto di montascale

Contributi regionali per l’acquisto di montascale per disabili e anziani

Dopo aver elencato le leggi principali che regolano le agevolazioni economiche a favore di tutti coloro che installano montascale e servoscale al fine di abbattere le barriere architettoniche e garantire una maggiore mobilità per anziani e disabili (legge 13/89, DM 236/89, legge 104/92 e DPR 503/96), ora esamineremo la situazione normativa regionale che farà chiarezza sui diritti e le opportunità in tema di agevolazioni economiche, sgravi fiscali e iva agevolata che spettano ai cittadini con ridotta mobilità e che necessitano di ausili per salire e scendere le scale.

Contributi economici per montascale e servoscala in Valle d’Aosta

L’installazione di servoscala o il montascale in Valle d’Aosta può essere finanziata grazie alla Legge regionale 3/1999. Gli aventi diritto sono:

  • i soggetti con disabilità funzionale permanente che comporta problemi alla mobilità o alla vita di relazione. La patologia deve essere certificata da Commissioni mediche competenti);
  • gli over 65;
  • gli invalidi del lavoro, di guerra, per servizio e invalidi civili di guerra certificati da un medico dell’Asl che attesti la presenza di “obiettive difficoltà alla mobilità e alla vita di relazione”.

I contributi economici concessi dalla Legge 3/99 della Valle d’Aosta sono destinati per la realizzazione di opere per l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici privati e per l’acquisto di ausili e attrezzature idonei per lo svolgimento della vita di relazione, atti a superare gli ostacoli architettonici, ma anche per adeguare autoveicoli e moto all’utilizzo di persone disabili.

I Comuni hanno la possibilità di erogare contributi fino al 15% della spesa sostenuta e riferita a un solo veicolo, utili all’acquisto di mezzi di locomozione a uso privato per persone con disabilità non in possesso di patente di guida e per il cui trasporto siano indispensabili particolari tipologie di veicoli)

I Comuni della Valle d’Aosta possono concedere il 75% della spesa per pagare gli interessi su mutui o prestiti per l’acquisto di mezzi necessari per la locomozione alle persone con disabilità oppure a coloro che le hanno in carico, salvo non aver ottenuto gli stessi benefici nei quattro anni precedenti.

Le domande per richiedere le agevolazioni economiche per l’acquisto di montascale devono essere bollate e poi presentate agli sportelli del Comune di residenza, indicando i lavori da realizzare e i beni da acquistare. È obbligatorio che i lavori non siano ancora iniziati e che l’acquisto non sia stato ancora fatto. Per ottenere i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche va presentata, nello stesso momento, anche la richiesta ex legge 13/89.

Inoltre, va ricordato che i Comuni sono obbligati ad anticipare su richiesta i contributi alle persone che dispongano di un reddito familiare ai minimi di cui all’art. 3.1 della Legge regionale 19/94.

LEGGE REGIONALE VALLE D’AOSTA 3/99

Contributi economici per montascale e servoscala in Piemonte

La Regione Piemonte è molto attiva nel supporto a disabili e anziani, incentivando l’installazione di dispositivi per il superamento delle barriere architettoniche come servoscala e montascale, attraverso contributi a fondo perduto erogati ai Comuni in base a una graduatoria formata in base alle disposizioni del Dgr 25/10730 del 2009.

I beneficiari sono i cittadini con disabilità ovvero le persone aventi a carico questi ultimi. La graduatoria si basa sulle domande pervenute ogni anno entro il 1° marzo. Saranno finanziabili tutti gli interventi che riguardano l’accesso all’edificio o alla singola unità immobiliare, la fruibilità dell’alloggio al fine di eliminare tutti gli ostacoli per la mobilità di anziani e disabili. È importante sottolineare che i contributi non possono essere erogati per ristrutturazioni edilizie e per la costruzione di nuovi ambienti.

Per richiedere le agevolazioni economiche per l’acquisto di montascale in Piemonte bisogna presentare una domanda in qualsiasi giorno dell’anno al Comune dove è ubicato l’immobile oggetto dell’intervento, allegando una documentazione in cui si specificano gli interventi da realizzare e si certifica l’impedimento motorio del soggetto richiedente.

Vi alleghiamo il Dgr 25/10730 del 2009 con i dettagli per ricevere i contributi economici in Piemonte per acquistare montascale e servoscale:

DGR PIEMONTE 25/107030

Contributi economici per montascale e servoscala in Liguria

Per fronteggiare il boom di installazioni di montascale in Liguria, la Regione ha istituito per i suoi cittadini un piano di incentivi economici e fiscali contenuti nella legge 15/89 riguardante l’abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative. Questa legge finanzia gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche sia negli edifici pubblici che in quelli privati, per garantire la fruibilità degli spazi edificati anche a coloro che soffrono di ridotta o impedita capacità motoria.

La procedura di applicazione della norma, contenente i criteri e le modalità istruttorie, è stata approvata con DGR 899/2007 e successive integrazioni. La domanda per ottenere i benefici può essere inoltrata dall’interessato al Comune di residenza dal 1° giugno al 30 settembre di ogni anno: la modulistica è a disposizione delle amministrazioni comunali. Nel caso di richiesta di contributi con l’ex legge 13/89 e quella regionale 15/89, la priorità va data a quella della Regione Liguria. Ma non si possono sommare.

La normativa di riferimento per la Regione Liguria tiene conto della Legge regionale 15/89 “Abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative”, Legge regionale 44/96 “Concessione di contributi integrativi per l’attuazione delle finalità di cui alla Legge 9 gennaio 1989, n. 13 (Disposizioni per favorire il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati), Legge regionale 12/97 “Bilancio di previsione della Regione Liguria per l’anno finanziario 1997”.

LEGGE REGIONALE LIGURIA 15/1989

Contributi economici per montascale e servoscala in Lombardia

Per richiedere agevolazioni economiche per l’installazione di montascale e servoscala in Lombardia bisogna ricorrere alla legge regionale 20/89, che riprendendo il concetto di “barriere architettoniche” già espresso nella legge 13/89, fissa le condizioni e i criteri per la concessione dei contributi di natura economica.

In base alla legge regionale Lombardia n°20/1989, le barriere architettoniche sono considerate ostacoli fisici e senso-percettivi che impediscono ai soggetti con disabilità di muoversi liberamente, in particolare:

  • ostacoli fisici che impediscono o limitano gravemente la possibilità di deambulare in modo autonomo e sicuro;
  • ostacoli localizzativi che impediscono o rendono difficoltoso, in mancanza di accorgimenti tecnici e segnalazioni, l’orientamento nell’ambiente costruito;
  • mancanza di attrezzature o componenti idonei a garantire la piena fruibilità degli spazi;

La Regione Lombardia concede contributi ai Comuni per finanziare gli interventi messo in atto per eliminare le barriere architettoniche all’interno della propria abitazione di residenza, come  per l’acquisto di montascale. Tutte le domande devono avere tra gli allegati la certificazione medica che attesti la presenza di impedimenti fisici alla mobilità.

Gli edifici che possono ricevere i contributi per l’installazione di montascale sono:

  • edifici già esistenti alla data dell’11 agosto 1989.  (si considerano esistenti anche gli immobili con concessione edilizia),
  • edifici esistenti dopo l’11 agosto 1989, a condizione che ci sia il provvedimento di agibilità, relativamente alle sole opere di adattabilità,
  • immobili destinati a centri o istituti residenziali pubblici e privati per l’assistenza ai disabili esistenti alla data dell’11 agosto 1989,
  • parti comuni dei condomini privati e a partecipazione mista pubblico/privata.

La domanda per richiedere i contributi per l’installazione di montascale in Lombardia deve essere presentata entro il 1° marzo di ogni anno presso gli uffici del Comune di residenza e può essere presentata da:

  • I soggetti con disabilità laddove provvedano a proprie spese;
  • Altro soggetto che deve, in tal caso, sottoscrivere la domanda unitamente all’interessato (es: il condominio o il proprietario dell’immobile ove risiede la persona con disabilità);
  • I portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità (o il tutore o curatore) che abbiano la residenza nell’immobile per cui si chiede il contributo o l’abituale e stabile dimora in centri o istituti residenziali (pubblici o privati) per l’assistenza delle persone con disabilità

Il contributo a fondo perduto per l’acquisto di servoscale e/o montascale in Lombardia è erogato ai Comuni in base alla graduatoria stilata dalla Regione.

LEGGE REGIONALE LOMBARDIA 20/1989

Contributi economici per montascale e servoscala in Trentino Alto Adige

Il tema delle barriere architettoniche in Trentino Alto Adige è stato affrontato dalla:

  • Legge Provinciale – Provincia Autonoma di Trento – 7 gennaio 1991, n. 1 “Eliminazione delle barriere architettoniche in provincia di Trento.” (BUR 15 gennaio 1991, n. 3)
  • Legge Provinciale – Provincia Autonoma di Trento – 11 settembre 1998, n. 10 “Misure collegate con l’assestamento del bilancio per l’anno 1998.“(BUR 15 settembre 1998, n. 38 Suppl. 1)
  • Legge Provinciale – Provincia Autonoma di Trento – 10 novembre 2000, n. 14 “Modifiche alla legge provinciale 7 gennaio 1991, n. 1 (Eliminazione delle barriere architettoniche in provincia di Trento.“(BU 21 novembre 2000, n.48/I – II)

Nello specifico la Legge Provinciale Trento 1/1991 è indirizzata a tutti i soggetti con disabilità permanente di tipo sensoriale, motorio o psichico residenti nel territorio della provincia autonoma di Trento e prevede contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati e per l’acquisto e adattamento di mezzi di locomozione.

La Provincia autonoma di Trento può concedere contributi che possono coprire fino al 100% della spesa, secondo criteri e modalità stabiliti annualmente con delibera della Giunta Provinciale, che tengono conto del reddito per l’ammissione alle agevolazioni.

LEGGE REGIONALE TRENTINO 1/1991

Contributi economici per montascale e servoscala in Veneto

Il Veneto ha numerosi provvedimenti normativi a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche. La principale è la legge regionale 16/2017 che concede contributi a chi si impegna ad eliminare gli ostacoli architettonici anche installando servoscale e montascale.

I beneficiari delle agevolazioni economiche sono:

  • i soggetti privati proprietari di spazi o edifici aperti al pubblico, comprese le imprese;
  • le persone con disabilità, oppure coloro i quali li abbiano a carico;
  • gli enti pubblici;
  • le aziende concessionarie di servizi di trasporto pubblico locale.

I contributi possono essere richiesti per:

  • opere murarie direttamente finalizzate alla fruibilità degli edifici e spazi privati aperti al pubblico (art. 12);
  • opere murarie direttamente finalizzate alla fruibilità edifici privati, ivi compresi gli edifici adibiti a luogo di lavoro e gli edifici di edilizia residenziale agevolata (art. 13);
  • opere murarie direttamente finalizzate alla fruibilità del posto di lavoro occupato in maniera stabile da persona con disabilità (art. 13);
  • per la fornitura e la posa in opera di dispositivi che agevolino la vita di relazione come le suppellettili, le attrezzature e gli arredi che consentano alla persona con disabilità lo svolgimento delle funzioni quotidiane, inclusi i dispositivi volti a facilitare l’accesso e la mobilità interna agli edifici (domicilio o posto di lavoro), quali servoscala, montascale, elevatori e simili (art. 14)
  • adattamento di motoveicoli e autovetture in funzione delle difficoltà anatomiche e funzionali della persona con disabilità (art. 16).

La domanda per la richiesta di contributi per l’acquisto di montascale deve essere consegnata al Comune in cui c’è la sede dell’immobile prima dell’inizio dei lavori o l’acquisto di ausili per la mobilità verticale.

LEGGE REGIONALE VENETO 16/2007

Contributi economici per montascale e servoscala in Friuli Venezia Giulia

La Regione Friuli Venezia Giulia con il regolamento approvato con decreto del Presidente della Regione n. 0271/2012, in attuazione dell’art.16 della legge regionale 41/1996, ha modificato le regole e i criteri per la concessione dei contributi destinati agli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche “nelle abitazioni dove sono residenti persone con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle riguardanti deambulazione e mobilità”.

Gli interventi ammessi al finanziamento (es. l’installazione di montascale o servoscale) sono quelli attuati in edifici già esistenti all’11 agosto 1989 e sono finalizzati a garantire l’accessibilità dell’edificio al soggetto con problemi di mobilità. Per gli immobili successi all’11 agosto 1989, i contributi possono essere concessi soltanto per interventi di adattabilità, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera i) del decreto 236/89. La spesa ammissibile a contributo non può superare il tetto di euro 50.000,00.

Le domande devono essere presentate dalla persona con disabilità ovvero chi esercita potestà, tutela, curatela, ovvero da chi svolga l’amministrazione di sostegno. Deve essere inoltrata, entro il 31 dicembre di ogni anno, al Comune dove è situato l’edificio oggetto dell’intervento. Bisogna allegare la seguente documentazione:

  • descrizione dello stato di fatto e delle opere da realizzare con quantificazione della spesa prevista;
  • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà;
  • copia della certificazione di invalidità e del certificato medico;
  • autorizzazione del proprietario alla realizzazione degli interventi, nel caso di immobile in locazione;
  • autorizzazione condominiale all’esecuzione delle opere se gli interventi riguardano opere non amovibili da collocare nelle parti comuni dell’edificio;
  • consenso dei condomini, qualora partecipino alla suddivisione delle spese per la realizzazione di opere a uso condominiale.

La graduatoria regionale per l’ottenimento dei contributi economici per l’acquisto di montascale si basa sul punteggio derivante dalla classe di invalidità e dal valore ISEE.

DPR FRIULI 217/2012

Contributi economici per montascale e servoscala in Emilia Romagna

La Regione Emilia Romagna, attraverso normative regionali, ha predisposto un fondo da destinare agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, come l’acquisto di montascale per le persone disabili con problemi di mobilità.

La domanda per accedere alle agevolazioni economiche va presentata entro il 1° marzo di ogni anno agli sportelli del Comune dove è sito l’immobile oggetto dell’intervento edilizio, allegando il verbale di accertamento dell’invalidità.

Dal 1° marzo 2014 in Emilia Romagna si può presentare una sola domanda per accedere a due graduatorie:

  • la graduatoria nazionale, finanziata ai sensi della legge 13/1989;
  • la graduatoria regionale, istituita con la legge regionale 24/2001 e successive modificazioni

La graduatoria regionale, che attinge da fondi del bilancio regionale, si basa sul valore ISEE del nucleo familiare dell’interessato e la categoria di invalidità, dando precedenza agli invalidi totali. Inoltre non sono ammessi limiti di reddito.

Con la legge regionale 29/1997, rivolta alle persone con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92 o chi ne esercita la tutela, la Regione Emilia Romagna eroga contributi per l’acquisto di strumentazioni tecnologiche ed informatiche volte al controllo dell’ambiente domestico e allo svolgimento delle attività quotidiane. Tra queste rientra anche l’installazione di montascale e servoscale.

I contributi vengono concessi in base alla graduatoria regionale e fino ad esaurimento del fondo. Non possono superare il limite del 50% della spesa ammissibile

LEGGE REGIONALE EMILIA ROMAGNA 29/1997

Contributi economici per montascale e servoscala in Toscana

La Regione Toscana è molto vicina ai suoi cittadini con problemi di mobilità e ha legiferato abbondantemente circa l’abbattimento delle barriere architettoniche e il finanziamento degli interventi volti a superarle anche con l’acquisto di montascale o servoscale. Nello specifico, la norma di riferimento è Legge Regionale 47/1991: “Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche” (testo concordato aggiornato al 09.08.2011), rivolta ai cittadini affetti da menomazioni o limitazioni permanenti di carattere fisico, sensoriale o cognitivo.

La domanda per ricevere agevolazioni economiche per l’acquisto di montascale in Toscana va presentata al Comune, corredata da apposita marca da bollo da 16 euro, dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, utilizzando l’apposito modulo e allegando la seguente documentazione:

  • domanda bollata (€ 16), contenente anche la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, in cui indicare, oltre i dati anagrafici, le barriere architettoniche presenti nella casa e gli interventi per il loro abbattimento o superamento;
  • copia documento di identità;
  • certificato medico attestante la disabilità totale del richiedente ovvero l’invalidità o limitazione permanente di carattere fisico, sensoriale o cognitivo;
  • copia della dichiarazione dei redditi o Cud del richiedente disabile o del familiare che lo dichiara a proprio carico ai sensi dell’art. 12 del D.P.R. 917/1986;
  • preventivo di spesa e progetto dettagliato relativi alle opere edilizie direttamente finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • preventivo di spesa e documentazione tecnica relativi all’acquisto e installazione di attrezzature finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • copia del verbale dell’assemblea condominiale con documento di identità dell’amministratore laddove sia costituito il condominio, oppure nel caso in cui non sia costituito, autorizzazione scritta degli altri proprietari con relativi documenti di identità (da allegare qualora nell’immobile oggetto dell’intervento finalizzato al superamento di barriere architettoniche siano presenti parti condominiali);
  • benestare del proprietario dell’unità immobiliare, alla realizzazione degli interventi con documento di identità (da allegare solo nel caso di richiedente diverso dal proprietario).

Successivamente saranno esaminate da una commissione medica e tecnica che stilerà, entro il 31 marzo dell’anno successivo, una graduatoria per l’accesso ai contributi, fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

A quanto ammonta il contributo per l’acquisto di montascale in Toscana?

  • per le opere edilizie, in misura non superiore al 50% della spesa effettivamente sostenuta, comprese le spese tecniche, e comunque non oltre la somma di € 7.500;
  • per l’acquisto e installazione di montascale o servoscale, in misura non superiore al 50% della spesa effettivamente sostenuta e comunque entro un tetto massimo di € 10.000.

LEGGE REGIONALE TOSCANA 47/1991

Contributi economici per montascale e servoscala nelle Marche

Nelle Marche vivono circa 86 mila cittadini disabili ma per loro la Regione non hai previsto una legge regionale per finanziare interventi di ristrutturazione edilizia o di acquisto di montascale per agevolare queste categorie. I cittadini marchigiani quindi si basano sulle disposizioni della legge 13 del 1989 che però dal 2003 non ha garantito i finanziamenti per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.

Dal 2018 è stato rifinanziato il fondo che sarà di 180 milioni di euro per i successivi 4 anni, ripartito alle singole Regioni italiane, che poi li divideranno ai vari Comuni per contribuire alle spese dei cittadini che hanno effettuato interventi per eliminare le barriere architettoniche. Alle Marche spettano 11,3 milioni di euro.

I contributi sono concessi su immobili dove risiedono disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti ma anche su immobili adibiti  a centri o istituti residenziali per assistenza disabili. Per accedere al fondo bisogna presentare una domanda presso gli sportelli del comune e allegare un verbale di accertamento dell’invalidità.

Contributi economici per montascale e servoscala in Umbria

Il problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche in Umbria è molto sentito visto che ogni anno negli uffici competenti arrivano circa 200 mila nuove domande di contributo per l’installazione di montascale o servoscale. La legge 13/89 e successive modificazioni e il successivo DPR n. 503 rappresentano un valido aiuto verso il superamento delle barriere architettoniche grazie ai finanziamenti erogati per gli interventi volti a garantire accessibilità, adattabilità e visitabilità degli edifici anche per disabili e anziani con ridotta mobilità.

I beneficiari del fondo perduto garantito dalla legge 13/89 sono:

  • persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio e i non vedenti
  • soggetti i quali abbiano a carico persone con disabilità permanente
  • i condomini ove risiedano le suddette categorie di beneficiari
  • i centri o istituti residenziali per i loro immobili destinati all’assistenza di persone disabili.

La domanda deve essere presentata presso gli uffici del Comune dove è collocato l’immobile su cui si eseguiranno i lavori o dove sarà installato il montascale.

Contributi economici per montascale e servoscala in Lazio

La Regione Lazio incentiva il superamento delle barriere architettoniche con l’acquisto di montascale o servoscala concedendo contributi in base alla graduatoria stilata ai sensi della legge regionale 21/1991. Gli aventi diritto devono presentare domanda, entro il 1° marzo di ogni anno, al Comune nel quale è sito l’immobile oggetto dell’intervento, compilando l’apposita modulistica.

La documentazione da allegare per richiedere le agevolazioni economiche per acquistare montascale o servoscale sono:

  • Certificato medico in carta libera attestante la disabilità;
  • Dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
  • Certificato ASL (o fotocopia autenticata) attestante il grado di invalidità con difficoltà alla deambulazione.

La Regione Lazio approva ogni anno una graduatoria delle domande, inserendo in ordine cronologico prima le domande dei soggetti con invalidità totale, quindi quelle per invalidità parziale. I beneficiari saranno avvisati dall’ufficio competente.

I contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche riguardano modifiche bagni, allargamento porte, installazione di montascale, ascensori, piattaforme elevatrici, ecc.

LEGGE REGIONALE LAZIO 21/1991

Contributi economici per montascale e servoscala in Abruzzo

In Abruzzo ci sono stati numerosi interventi normativi regionali, integrativi della disciplina nazionale rappresentata dalla legge 13/89, che sottolineano la centralità del tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche. La legge 79/2000 “Cooperative edilizie costituite principalmente tra cittadini disabili e invalidi” (BUR 9 giugno 2000, n. 16) è quella che attualmente incentiva l’installazione di montascale e servoscale per garantire mobilità a disabili e anziani.

I soggetti che hanno diritto all’accesso ai contributi sono i cittadini che soffrono di incapacità motoria o portatori di un handicap grave (art. 3 comma 3 legge 104/92) certificato dalla competente commissione della Asl. Ecco cosa prevede la legge: “La Regione Abruzzo stanzia ogni anno fondi in proporzione ai potenziali destinatari. Per gli invalidi civili, per servizio, sul lavoro, per i sordomuti e per i non vedenti, che dispongano di reddito proprio o ai familiari conviventi da non meno di 5 anni e abbiano assicurato loro un’assistenza continuativa, un contributo se vogliono costruire un alloggio in cooperativa formata da almeno il 60% di soci invalidi o di nuclei familiari aventi a carico uno o più disabili. I soci delle cooperative possono impiegare il contributo per ciascun alloggio in varia maniera: abbattimento degli oneri di concessione, realizzazione e predisposizione nell’alloggio di impianti speciali  di automazione e sicurezza, abbattimento degli interessi sul mutuo per la prima casa”.

LEGGE REGIONALE ABRUZZO 79/2000

Contributi economici per montascale e servoscala in Molise

La Regione Molise ha a cuore il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche e ha legiferato in modo da poter incentivare l’installazione di montascale e servoscale a Campobasso e Isernia con agevolazioni economiche per disabili e anziani con ridotta mobilità.

La legge regionale Molise n°25/2002 finanzia interventi per garantire a tutti i cittadini l’utilizzazione degli ambienti, quindi non solo di quelli portatori di handicap, garantendo la massima autonomia possibile e a prescindere dall’età, dal sesso, dalle caratteristiche fisiologiche, senso-percettive e anatomiche (nonché dalle variazioni – temporanee o permanenti – delle stesse).

Ai fini della legge 25/2002, per barriera architettonica si intende “qualsiasi ostacolo che limita o nega l’uso autonomo a tutti i cittadini di spazi, edifici, servizi, strutture ed in particolare impedisce la mobilità dei soggetti con difficoltà motoria, sensoriale o psichica, di natura permanente o temporanea, dipendente da qualsiasi causa”.

Per barriera localizzativa si intendono “gli impedimenti alla percezione relativi alla forma, alla posizione, al colore delle strutture architettoniche e dei mezzi di trasporto, tali da ostruire o influenzare la vita di relazione delle persone affette da handicap motorio, sensoriale o psichico, di tipo permanente o temporanea, dipendente da qualsivoglia causa”.

Si possono chiedere i contributi regionali per:

  • gli edifici e i locali di uso pubblico, ivi compresi gli esercizi di ospitalità, quelli dedicati al culto e gli edifici o strutture dedicati ad attività turistiche, sportive, culturali e ricreative, compresi parchi e giardini pubblici, aree verdi e attrezzate per i giochi e in generale luoghi aperti o chiusi destinati ad attività del tempo libero anche a carattere temporaneo;
  • gli edifici di uso residenziale abitativo realizzati da soggetti pubblici e privati;
  • gli edifici e i locali destinati ad attività produttive di carattere industriale, agricolo, artigianale, nonché ad attività commerciali e del settore terziario;
  • le aree e ai percorsi pedonali urbani, nonché ai parcheggi;
  • i mezzi di trasporto pubblico di persone su gomma, ferro e fune nonché ai mezzi di navigazione di competenza regionale, provinciale e comunale;
  • le strutture e agli impianti fissi connessi all’esercizio dei trasporti pubblici delle persone di competenza regionale, provinciale e comunale;
  • le strutture ed agli impianti di esercizio di uso pubblico esterni o interni alle costruzioni;
  • i segnali ottici, acustici e tattili, da utilizzare negli ambienti di cui alle lettere precedenti.

LEGGE REGIONALE MOLISE 25/2002

Contributi economici per montascale e servoscala in Puglia

In Puglia oltre alle disposizioni della legge 13/89 sugli incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e agli sgravi fiscali per l’installazione di ausili quali servoscala e montascale, si fa riferimento alla legge 39/2012 che disciplina il superamento “delle barriere architettoniche mediante realizzazione di ambienti per persone con disabilità grave negli edifici di edilizia residenziale in proprietà”.

Viene modificato il concetto di barriera architettonica, vista come “qualsiasi ostacolo che ostacola o nega l’uso ai cittadini di spazi, edifici, strutture e, in particolare, impedisce la mobilità dei soggetti con problemi motori, sensoriali o mentali”.

La legge ammette il recupero ai fini riabilitativi delle superfici scoperte, come le terrazze di copertura o a livello, di pertinenza delle unità abitative, e ciò anche in eventuale deroga alle destinazioni d’uso, agli indici o parametri urbanistici ed edilizi previsti. Tra gli interventi permessi ci sono quelli che permettono la realizzazione di servizi, quali doccia, bagno, spogliatoio, installazione di attrezzature per fisioterapia, tutti finalizzati alla migliore fruizione possibile.

LEGGE REGIONALE PUGLIA 39/2012

Contributi economici per montascale e servoscala in Campania

In Campania è possibile accedere agli incentivi economici per l’acquisto di montascale o servoscala offerti dalla legge nazionale 13/89: un fondo perduto da utilizzare per interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il contributo non può superare però il tetto dei 7.101 €.

Il contributo può essere richiesto presso gli uffici del comune di residenza ovvero dove è locato l’immobile oggetto dell’intervento e ne può usufruire:

  • la persona con disabilità motoria,
  • coloro che hanno a carico persone con disabilità,
  • i condomini e i centri residenziali dove risiedono persone con disabilità.

La domanda per l’accesso al contributo deve essere corredata dalla descrizione degli interventi che verranno realizzati e dal certificato medico che sottolinea la patologia della persona disabile e la sua necessità di un ausilio alla mobilità.

Oltre ai contributi economici della Regione Campania si aggiungono le agevolazioni statali per l’acquisto di montascale, come ad esempio le detrazioni Irpef del 50% sulla spesa complessiva.

Contributi economici per montascale e servoscala in Basilicata

Le agevolazioni economiche per l’installazione di montascale e servoscala in Basilicata sono state oggetto di numerosi interventi normativi regionali, integrativi della legge 13/89: l’obiettivo è quello di abbattere le barriere architettoniche garantendo accessibilità e mobilità a disabili e anziani.

La Regione Basilicata fa riferimento alla legge regionale 6/2000 per gestire la richiesta di un contributo per l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici privati. L’ammontare del contributo varia dall’entità della spesa effettiva:

  • per una spesa fino a € 2.582,28, il contributo arriva a coprire il 100% della somma,
  • per una spesa fino a € 5.164,56, il contributo ammonta a € 2.582,28 più il 50% della quota eccedente questa somma,
  • per una spesa che supera € 5.164,56 fino alla cifra massima di € 15.493,70 il contributo corrisponde al 75% della somma.

La domanda può essere presentata dal soggetto direttamente interessato o da chi esercita la patria potestà o la tutela del disabile. Va consegnata presso gli uffici competenti del Comune in cui si trova l’immobile, entro il 1° marzo di ogni anno.

LEGGE REGIONALE BASILICATA 6/2000

Contributi economici per montascale e servoscala in Calabria

La Regione Calabria si è occupata dell’abbattimento delle barriere architettoniche legiferando per dettare le disposizioni da applicare agli edifici pubblici e privati e ai servizio di trasporto urbano ed extraurbano. La legge regionale 8/98, unitamente alla legge 13/89 e alla legge 104/92, si pone l’obiettivo di garantire la piena utilizzazione degli ambienti e autonomia di ogni attività per tutti i cittadini, indipendentemente da età, sesso, condizioni fisiologiche, anatomiche e senso-percettive, nonché dalle variazioni delle stesse, anche con l’utilizzo di montascale o servoscale.

La legge regionale 8/98 riformula il concetto di barriera architettonica come “ogni ostacolo che limita o nega l’uso autonomo a tutti i cittadini di spazi, edifici, servizi, strutture e, in particolare, impedisce la mobilità dei soggetti con difficoltà motoria, sensoriale o psichica, di natura permanente o temporanea, dipendente da qualsiasi causa”.

La legge 8/98 si applica a tutte le costruzioni, gli ambienti, le strutture, anche a carattere temporaneo, ed ai servizi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano, che prevedano il passaggio o la permanenza di persone.

LEGGE REGIONALE CALABRIA 8/1998

Contributi economici per montascale e servoscala in Sicilia

In Sicilia, il problema dell’eliminazione delle barriere architettoniche, anche attraverso l’installazione di montascale e servoscala, è stato affrontato a livello normativo regionale con una serie di provvedimenti che hanno lo scopo di incentivare e finanziare gli interventi per garantire mobilità a disabili e anziani.

Una delle disposizioni più importanti in merito è la legge regionale 68 del 18/04/81: “Istituzione, organizzazione e gestione dei servizi per i soggetti portatori di handicap”. Ha lo scopo di sostenere lo sviluppo e la qualificazione di servizi e prestazioni utili a fronteggiare le condizioni che determinano disagio fisico, psichico e sensoriale, per prevenire le situazioni che impediscono l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini alla vita della collettività.

La legge definisce “portatore di handicap” il soggetto di qualsiasi età che, in seguito a malattia o trauma, verificatosi prima o dopo il parto, presenti limitazioni delle proprie facoltà fisiche, mentali  o sensoriali con conseguenti problemi di apprendimento e di relazione, col rischio ulteriore di incappare in situazioni di emarginazione sociale.

LEGGE REGIONALE SICILIA 68/1981

Contributi economici per montascale e servoscala in Sardegna

La Sardegna è molto attiva in tema di eliminazione delle barriere architettoniche, incentivando interventi volti a garantire la mobilità di disabili e anziani attraverso l’installazione di montascale e servoscale. Accanto ai contributi economici previsti dalla legge 13/89, la Regione Sardegna prevede ulteriori agevolazioni tramite la legge regionale 32/91, con un eccezionale risultato: la copertura di tutte le domande presentate da soggetti con disabilità.

Gli incentivi a fondo perduto devono essere impiegati per opere destinate a rimuovere le barriere negli edifici privati, come l’installazione dei dispositivi montascale, servoscala e piattaforme elevatrici. I soggetti destinatari sono gli stessi della legge 13/89, ovvero le persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti (inclusa la cecità), nonché quelle relative alla deambulazione e alla mobilità. I contributi possono essere richiesti anche da chi abbia a carico i soggetti con disabilità di cui sopra.

LEGGE REGIONALE SARDEGNA 32/1991

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