Albenga è un ridente comune italiano di circa 24 mila abitanti che sonnecchia nella provincia di Savona, in quel della Liguria. Sebbene siano trascorsi una ventina di giorni dall’evento, è importante ricordare, oggi più che mai, che la sede comunale cittadina è stata oggetto di un’installazione a dir poco straordinaria. La struttura infatti è stata dotata di un montascale che servirà a renderla finalmente accessibile anche a coloro i quali presentano difficoltà motorie di vario genere. Per poter usufruire del montascale è sufficiente accedere dall’ingresso di via Cavour, solo così sarà possibile immettersi in tutta una serie di ambienti.
Poter finalmente raggiungere la sala consigliare e gli uffici della segreteria è solo un esempio di quello che significa superare le barriere architettoniche e trasformare un’esistenza difficile in una vita, almeno all’apparenza, più normale e inclusiva. A volte un semplice intervento come quello di una nuova collocazione degli uffici di cui è stata oggetto la sede comunale di Albenga può trasformarsi in una vera odissea per chi è portatore di disabilità. Fortunatamente superare le barriere architettoniche oggi è possibile. Basta avere il giusto progetto e investire la quota sufficiente affinché esso possa essere realizzato. Il montascale molto spesso è la risposta giusta anche se non la più scontata.
Ad Albenga però si è andati oltre. Si è deciso infatti di installare non solo il montascale ma di collocare anche delle rampe utili a completare la piena accessibilità del percorso. La speranza che si respira in città è quella di poter, al più presto, tornare a fare i consigli comunali aperti al pubblico. Le parole dell’assessore alle Politiche sociali Marta Gaia sono un chiaro segnale dell’ottimismo che ha permeato l’intervento ad Albenga: “Questo intervento è stato finanziato con una parte degli oneri del 2020 destinato all’abbattimento delle barriere architettoniche come previsto dal Peba. È stata volontà dell’amministrazione intervenire prioritariamente su questo in quanto il Comune è la Casa dei cittadini ed è auspicabile una partecipazione attiva degli stessi».
